La difficoltà di concepimento e l'uomo. Risponde l'Esperto.
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Per una coppia cercare la gravidanza è momento di gioia ed esaltazione, tutto cambia quando non viene trovata immediatamente. Le emozioni iniziali vengono soppiantate da ansia, frustrazione e tante domande. Mamma Prét-à-porter, tra i blog sulla maternità più letti, ci ha posto alcune perplessità (sul comportamento del maschio di fronte alle difficoltà di concepimento), alle quali Francesco Puliti, SwimCount Specialist, ha risposto in maniera chiara ed esauriente.
In questo articolo, viste le domande interessanti, abbiamo ritenuto opportuno entrare maggiormente nel dettaglio, fornendoti qualche nozione tecnica in più.
Uomo e Infertilità: statistiche, cause e consigli
Parlare di difficoltà di concepimento è ancora un tabù per un uomo?
Sì, è molto comune riscontrare resistenza ad affrontare l’argomento da parte del partner maschile. I motivi possono essere molteplici e ognuno con un proprio risvolto psicologico da non trascurare. Tuttavia uno dei motivi principali che spinge molti uomini a non affrontare la questione e a rifiutare in molti casi di sottoporsi a delle analisi mediche di approfondimento è l’associazione, completamente errata, tra la difficoltà del concepimento e la propria virilità. Questo aspetto psicologico che si viene a creare spesso nell'uomo però non ha nessuna logica di esistere e va sfatato con forza.
In questo senso non ha sicuramente aiutato la scorretta abitudine a ricercare la causa del mancato concepimento esclusivamente nella donna, prassi protrattasi fino a pochi anni fa.
Pertanto è giusto dire che virilità e infertilità maschile sono due cose nettamente distinte e l’una non pregiudica l’altra.
Nello specifico, si parla di infertilità quando una coppia non riesce a concepire entro 12 mesi di rapporti sessuali non protetti.
Quanti sono all'incirca in Italia gli uomini che hanno difficoltà di concepimento?
I dati della SIAMS, Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità ci descrivono uno scenario poco rassicurante se pensiamo che il 27% dei giovani italiani da 0 ai 18 anni presenta problematiche della sfera riproduttiva e sessuale, rappresentate principalmente da criptorchidismo, varicocele e altre affezioni.
Il quadro non migliora se analizziamo i dati degli adulti tra i 19 e i 50, fra i quali circa il 40% è affetto da patologie andrologiche, il che comporta una maggiore prevalenza di infertilità. Prendendo in considerazione quest’ultimo dato, sapendo che gli uomini tra i 19 ed i 50 anni di età, in Italia, sono 12.652.174 (dati aggiornati a gennaio 2016), potenzialmente più di 5.000.000 di uomini in Italia, hanno o possono avere problemi di fertilità.
Proseguendo nel ragionamento, secondo l’OMS l’infertilità è una problematica che colpisce il 15%-20% delle coppie. Ciò significa che su scala mondiale sono infertili 50-80 milioni di soggetti.
In Italia, secondo alcune rilevazioni ISTAT, ci sono circa 15 milioni di coppie (dati riferiti al 2008-2009). Incrociando il dato dei 15 milioni di coppie italiane con il dato del WHO che ci dice che il 40% dei problemi di infertilità di coppia in Italia è dovuta esclusivamente al fattore maschile e il 20% a fattori sia maschili che femminili, si conclude che in Italia ci sono almeno circa 1.200.000 coppie infertili dovute a problematiche del partner maschile.
Quali sono le cause principali di infertilità maschile?
L’infertilità maschile può essere classificata in pre-testicolare, testicolare e post-testicolare e le cause principali possono essere varie tra cui idiopatiche, genetiche, endocrine, immunologiche. Fattori di rischio sono: età, obesità, esposizione ad agenti fisici e chimici, fumo e assunzione di alcool o sostanze stupefacenti.
Secondo la European Association of Urology il 50% delle coppie con problemi di concepimento si riconduce ad un fattore di infertilità maschile associata a parametri anomali del liquido seminale, mentre il 30-40% dei casi è da imputare a cause idiopatiche maschili dovute a vari fattori quali l’inquinamento ambientale ed anomalie genetiche.
In generale, l’infertilità maschile può ridursi a causa di:
- aumento della temperatura scrotale (varicocele)
- disturbi endocrini
- anomalie genetiche
- anomalie congenite o acquisite urogenitali
- tumori
- infezioni e fattori immunologici
Quanto impatta lo stile di vita sulla mobilità degli spermatozoi?
Esistono numerosi studi scientifici che hanno provato che lo stile di vita condiziona la fertilità in generale, non solo la motilità spermatica.
L’obesità ad esempio è associata ad una ridotta secrezione sierica del testosterone (ormone fondamentale per la spermiogenesi), alla riduzione del volume di sperma eiaculato ed ad una ridotta produzione di spermatozoi.
Il fumo invece è stato associato direttamente alla compromissione della motilità e morfologia spermatica.
L’alcol è associato al deterioramento dose-dipendente dei parametri dello sperma e a patologie testicolari.
La dieta è pure importante. Una dieta ricca di carboidrati e fibre e frutta è correlata con un incremento della qualità dello sperma al contrario di una dieta ricca di proteine e grassi.
SwimCount, il primo test da effettuare per controllare la propria Fertilità
Perché può tornare utile SwimCount?
SwimCount è un test usa&getta con marcatura CE, sviluppato da ricercatori danesi e prodotto in Danimarca, pensato per il partner maschile che insieme alla propria compagna non riesce a concepire un bambino e vuole iniziare ad indagare la qualità del proprio liquido seminale, nella totale privacy di casa propria.
SwimCount è estremamente utile a dare un primo semplice, rapido e affidabile risultato della qualità del liquido seminale col fine di aiutare la coppia a prendere coscienza di un eventuale problema di infertilità maschile e intraprendere il prima possibile un percorso specialistico (il test infatti non sostituisce lo spermiogramma e le analisi di approfondimento, ma aiuta subito a capire se ce n’è bisogno).
Come funziona SwimCount?
SwimCount è molto semplice da usare. Una volta raccolto il campione nell’apposito bicchierino, compreso nel kit, si lasciano passare 30 minuti far fluidificare il campione, come da norma WHO.
Poi con una apposita siringa, sempre compresa nel kit, si preleva una piccola quantità di campione e si dispensa nell’apposito pozzetto sul dispositivo di lettura e dopo altri 30 minuti viene fornito il risultato di qualità del liquido seminale.
Il risultato che viene fornito è di tipo colorimetrico e in base all’intensità del colore il campione può essere classificato in:
- fertilità bassa = concentrazione di spermatozoi motili inferiore a 5 milioni/ml
- fertilità normale = concentrazione di spermatozoi motili tra 5 e 20 milioni/ml
- fertilità alta = concentrazione di spermatozoi motili sopra 20 milioni/ml
Questi valori di classificazione non sono casuali. In particolare, la soglia di 5 milioni di spermatozoi motili per ml è il parametro di motilità spermatica di riferimento istituito dalla WHO in materia di analisi del liquido seminale. Vale a dire che un campione di liquido seminale è considerato normale se ha una concentrazione di spermatozoi motili uguale o maggiore di tale valore. Al contrario una concentrazione di spermatozoi motili inferiore ai 5 milioni per ml è considerata subnormale.
SwimCount si basa sul principio tecnologico dello Swim-up, nota e consolidata tecnica impiegata nei laboratori di fecondazione di tutto il mondo svolta per la rilevazione degli spermatozoi motili e loro purificazione dagli altri tipi di spermatozoi presenti nello sperma.
Che differenza c'è tra SwimCount e gli altri test presenti sul mercato?
SwimCount è l’unico test usa&getta presente sul mercato mirato a fornire un dato qualitativo del liquido seminale anziché solo quantitativo.
Per capire la differenza tra SwimCount e gli altri test, è necessario sapere che, in un campione di sperma, sono presenti diverse tipologie di spermatozoi: morti, motili, non motili, malformati. Gli altri test contano indistintamente il numero totale degli spermatozoi presenti nel campione senza considerarne la qualità e quindi il grado di fertilità; SwimCount, invece, conta esclusivamente gli spermatozoi motili, i migliori predittori della fertilità maschile (Motility Count).
Leggi anche: Test sulla fertilità maschile: Perché SwimCount è il migliore kit in commercio?
A riguardo, molti organi scientifici internazionali tra cui la WHO e la British Fertility Society sono concordi sul fatto che la concentrazione di spermatozoi motili rappresenti il principale fattore correlato alle probabilità di successo del concepimento, ed è proprio su queste evidenze scientifiche che si basa SwimCount.
Quanto è affidabile SwimCount?
SwimCount è stato rigorosamente testato e comparato con sistemi di analisi standard e di analisi computerizzati. I risultati hanno confermato che SwimCount ha una accuratezza del 95%, una specificità del 91% e una sensibilità del 96%.
Quanto è importante fare un test a casa propria?
Fare il test a casa nella propria intimità ha una importanza fondamentale perché può aiutare a prendere coscienza di un eventuale problema di infertilità e convincere la coppia ad intraprendere un iter specialistico guadagnando tempo prezioso. SwimCount può aiutare a fare chiarezza a quale dei due partner sia da imputare l’infertilità di coppia andando ad escludere o confermare che sia il partner maschile e indirizzare il prima possibile ad intraprendere la visita specialistica.
L’importanza di svolgere SwimCount a casa assume un aspetto ancora più fondamentale se consideriamo l’abitudine di molti uomini ad essere restii a fare delle analisi di approfondimento sulla fertilità, a causa anche della associazione sbagliata che molti uomini fanno tra infertilità e virilità. Nella maggioranza dei casi, infatti, è il partner femminile ad essere più propenso ad intraprendere un iter specialistico di approfondimento e si instaura un rapporto di convincimento della donna nei confronti del proprio partner che fa perdere tempo utile. In questi casi, svolgere il test SwimCount nella propria casa, in condizioni di piena privacy, può convincere il partner maschile a muoversi positivamente verso la visita specialistica senza perdere ulteriore tempo.
Se il test risulta positivo qual è generalmente la prassi da seguire?
In caso di risultato positivo al test, si può effettuare una seconda e terza prova con nuovi campioni, perché le condizioni del campione di liquido seminale variano molto in base agli stili di vita precedenti il giorno di raccolta, e quindi avere la conferma o meno del risultato della prima misurazione. Se si conferma il dato di infertilità, è consigliato rivolgersi il prima possibile ad uno specialista che valuterà con precisione la vostra situazione e saprà indicarvi la strada migliore da seguire.
I motivi per cui un uomo può essere poco fertile sono molteplici, ognuno ha la propria linea di intervento, è dovere dello specialista mostrarvi la via migliore per aiutarvi.
Un test SwimCount positivo può essere solo causato da stress?
Per motivi non collegati a SwimCount, tra cui lo stress, può capitare che il test risulti positivo senza che ci sia una reale infertilità. Ci sono studi scientifici che dimostrano che lo stress e la depressione condizionano negativamente la qualità spermatica anche se non sono ben compresi i meccanismi.
Non solo lo stress può condizionare la qualità spermatica. Infatti le linee guida internazionali della WHO ci informano che il liquido seminale di una stessa persona può subire drastici cambiamenti a seconda dell’attività delle ghiandole accessorie che secernono le secrezioni in cui vengono diluiti gli spermatozoi, il periodo di astinenza sessuale, le dimensioni testicolari. Per questi e altri fattori, le linee guida della WHO ci informano che uno stesso individuo nel tempo può produrre liquido seminale di differente qualità, a volte buona a volte meno, e che per ottenere dei parametri seminali accurati di un individuo, può non essere sufficiente analizzare un solo campione bensì sarebbe meglio analizzarne due o tre.
A tal proposito, come già detto, per essere veramente certi di un eventuale risultato di infertilità, può essere molto utile ripetere il test SwimCount una o due volte in più.