Il calo della Fertilità Maschile nel mondo (infografica)
Share
In questi giorni, stiamo assistendo ad una vera e propria esplosione mediatica che pone il focus su una ricerca che certifica il calo allarmante della fertilità maschile nel mondo occidentale.
La metanalisi, condotta alla Hebrew University di Gerusalemme e pubblicata su Human Reproduction Update, è stata ovviamente ripresa dalle più importanti testate giornalistiche, alcune delle quali con articoli dai titoli eclatanti hanno previsto scenari apocalittici. Congetture che, a nostro modo di vedere, vanno oltre l’analisi oggettiva dei dati e fuorviano il lavoro condotto dall’epidemiologo Hagai Levine (co-autore della ricerca), il quale ai microfoni della BBC ha espresso la sua preoccupazione:
“I risultati sono piuttosto scioccanti”, spiega l’autore della ricerca, Hagai Levine. “I bassi livelli di spermatozoi potrebbero essere un indicatore di salute generalmente più bassa tra gli uomini. Questo è un enorme problema di salute pubblica che è stato trascurato”.
(Fonte: wired.it)
Non si vuole e non si deve sottovalutare l’avviso lanciato dal ricercatore che oltre ad evidenziare il problema riproduttivo dell’uomo, ipotizza una correlazione con lo stato di salute della collettività. Lo studio ci invita invece a prendere coscienza del fatto che la diminuzione della conta spermatica (causata secondo gli specialisti da additivi chimici, stress, fumo, vita sedentaria ed età) è un problema che coinvolge sempre più uomini. Di conseguenza, ad oggi, prevenire è la cosa più importante: dobbiamo adottare uno stile di vita sano, utilizzare il preservativo, parlare col medico di famiglia e effettuare controlli periodici.
Lo studio del drastico calo della fertilità maschile compete agli specialisti e ai ricercatori, così come stime e predizioni future. Ciascun uomo non deve pensare alle "sorti dell’umanità" ma deve invece preoccuparsi, ora, della propria salute e capacità riproduttiva.